Come Fare Manutenzione alla tua Mountain Bike

Hai idea di come fare manutenzione alla tua mountain bike?

Sai che, come tutte le cose, anche la bicicletta richiede attenzioni e accorgimenti?

Basta poco per preservare l’integrità degli organi di movimento e il corretto funzionamento delle parti.

Disclaimer Affiliazione:

Alcuni dei link presenti in questo articolo sono link di affiliazione. Questo significa che, senza alcun costo aggiuntivo per te, AngoloSportivo.com potrebbe ricevere una piccola commissione se decidi di effettuare un acquisto dopo aver cliccato su questi link.

Se non sai da che parte iniziare, te lo diciamo noi.

Non ti servirà molto tempo e sono diverse le operazioni che puoi gestire in autonomia risparmiando denaro, senza la necessità di portare il mezzo dal ciclista.

E’ importante, però, non voler fare più del necessario.

Fermatevi se non sapete proseguire nelle operazioni di manutenzione o se non avete ben chiaro dove mettere mano.

Meglio interrompere e non toccare nulla per non rovinare irrimediabilmente le parti oppure per non perdere sicurezza durante l’utilizzo.

Se non siete certi di ciò che state per fare, portate la bicicletta dal meccanico ciclista.

Di seguito trovi alcuni suggerimenti per manutenzione correttamente i principali componenti della tua MTB, anche se in molti casi le considerazioni valgono anche per le bici da corsa, dei consigli Utili anche per chi ha preso una Bici usata alla quale è necessaria della manutenzione.

Restando in Tema in questo articolo trovate i nostri consigli su cosa ispezionare quando si prende una bici di seconda mano.



Gli attrezzi necessari per la manutenzione bicicletta fai da te

Come per ogni attività, una componente importante sono gli attrezzi a disposizione.

Un idraulico non può certo venire a casa vostra senza il “pappagallo”, così come un elettricista non può presentarsi senza uno spella cavi o un misuratore di fase.

Allo stesso modo, chi armeggia con le biciclette deve avere gli strumenti giusti.

Vendono su internet o nei negozi specializzati degli appositi kit di chiavi e strumenti.

Tutti dovrebbero avere ad esempio un accessorio leva copertone, oppure l’attrezzo per risollevare la catena qualora dovesse scendere, un set di chiavi e un kit di pulizia e lubrificazione

Manutenzione della sella e del il reggisella

Iniziamo dalla parte superiore della bici.

Per prima cosa puoi partire dalla sella, la quale richiede manutenzione nella parte sottostante, quella di fissaggio.

Su quella piccolissima area grava l’intero peso del biker ed è importante quindi prestare la giusta cura.

Anche in questo caso è utile lo smontaggio e la pulizia della della, con conseguente lubrificazione.

Cerca, prima, di segnare la corretta posizione in modo che quando rimonti la sella sul reggisella ti avvali dei riferimenti fatti per non perdere la corretta altezza e inclinazione.

Il reggisella è una parte abbastanza delicata e se avvertite dei cigolii durante l’andatura potrebbero derivare proprio dalla mancanza di lubrificazione di questo componente.

Per effettuare le operazioni nel modo giusto è richiesto lo smontaggio e la pulizia del pezzo, per poi passare alla lubrificazione con la pasta grippante o con il grasso.

Se reggisella o telaio sono realizzati in carbonio, prestate molta attenzione quando andate a rimontare il tutto: evitate di stringere eccessivamente la vite per evitare incrinature che risulterebbero irreparabili.

Per evitare questo, informatevi sul valore di coppia di serraggio ideale e servitevi di una chiave dinamometrica.

Ciò vale a maggior ragione in caso di reggisella telescopico.

Manutenzione della catena

Per la funzione che svolge la catena, va tenuta pulita e lubrificata in modo che possa essere sempre idonea allo scorrimento fluido e senza intoppi.

Non serve che venga depositato troppo grasso o olio lubrificante in quantità: meglio poco ma costante, se non ogni volta che usi la bici almeno una volta ogni 30-40 Km soprattutto se percorri sentieri sterrati e polverosi.

Diverso è se vai su strade asfaltate, dove la sporcizia si accumula in misura minore (in questi casi puoi fare manutenzione almeno una volta ogni 100 km).

La pulizia deve avvenire con un panno inumidito e con detergente sgrassante, quindi, con un piccolo pennellino o con l’apposita cannuccia, applicare il lubrificante in pasta oppure spray, certamente più comodo e pratico.

Manutenzione dei pedali

Non viene data loro molta importanza, nonostante siano elementi che più di altri tendono a sporcarsi e accumulare terra nel perno.

Particolare cura va dedicata ai pedali che hanno l’attacco della scarpa: quella molla che è presente deve sempre essere lubrificata per facilitare lo sgancio della calzatura in modo semplice e immediato, specialmente in condizioni di emergenza (in caduta ad esempio).

Il lavaggio con acqua e detergente neutro è il sistema più consigliato e una volta asciutti è importante lubrificare le parti citate.

Se riscontrate problemi e notate che i ruotismi lavorano male, allora dovete portare la bici in assistenza per lo smontaggio e la pulizia completa.

Se la manutenzione ordinaria viene eseguita costantemente, difficilmente si accumulano impurità nei punti chiave, come ad esempio la parti filettate o particolarmente sollecitate.

Manutenzione dell’Impianto frenante

I freni possono essere a disco oppure a pattino ed entrambi necessitano di manutenzione per preservarne l’efficienza. Innanzitutto vanno mantenuti puliti, soprattutto se siete reduci da un percorso fangoso.

Se avete i freni a disco è importate che verifichiate lo stato delle pasticche e soprattutto che la loro usura sia uniforme, cosa che si vede anche a occhio nudo ponendosi con lo sguardo perpendicolarmente sopra alla ruota.

Un’occhiata è utile riservarla anche ai dischi: quando sono sottoposti a stress (ad esempio in seguito a lunghe discese) è possibile che si verifichi il fenomeno della vetrificazione.

Tra disco e pasticche si forma una patina che riduce moltissimo l’attrito, allungando la frenata.

Toglierla è semplice: esistono prodotti appositi (Vi consiglio questo) che è bene avere a disposizione poiché non rovinano i componenti del sistema frenante.

Una piccola vaporizzazione su un panno di carta assorbente e passarlo sul disco.

L’operazione è consigliabile compierla mensilmente, a meno che non vengano notati problemi in frenata.

I freni a disco funzionano idraulicamente: il controllo dell’olio e la sua sostituzione è meglio farla fare agli esperti, per evitare la formazione di bolle d’aria all’interno dell’impianto.

Manutenzione della forcella

Questa parte è molto delicata e richiede una manutenzione specifica e professionale.

Quindi se non siete ferrati in materia lasciate perdere e limitatevi a spolverare la parte in vista con un piumino o con una leggera spazzolina.

Evitare la carta o gli stracci perché assorbirebbero anche il velo di lubrificante che dovrebbe essere correttamente depositato sugli steli.

Se sentite la sospensione dura e poco reattiva, potete mettere qualche goccia di olio tra lo stelo e il suo parapolvere superiore (va benissimo anche l’olio delle macchine da cucire se non avete a disposizione quello apposito).

Una volte messo l’olio, pompate una decina di volte la sospensione per agevolare la discesa dell’olio e la sua distribuzione sull’intero stelo nella sua parte nascosta.

Altre operazioni: sterzo e gomme

Capovolgere la bici per manutenzione

Lo sterzo dovrebbe avere un’usura impercettibile.

Il sintomo primario è la difficoltà a ruotare correttamente il manubrio, abbinata ad una lieve rumorosità.

In questo caso una lubrificazione potrebbe bastare.

Altra importante verifica che potete fare è la seguente: mettevi in piedi frontalmente alla vostra bici e bloccate la ruota anteriore con le vostre ginocchia.

Afferrate il manubrio e provate a girare a destra e a sinistra.

Se avvertite dei giochi è necessario stringere le viti e verificare il perfetto allineamento con la ruota stessa.

Anche le gomme richiedono manutenzione.

Innanzitutto la pressione di gonfiaggio deve essere corretta e se la bicicletta viene lasciata in deposito a lungo è sempre consigliabile farlo con le gomme gonfie alla massima pressione ammissibile, indicata sul copertone.

Ciò è utile per due motivi: innanzitutto evitate di danneggiare il pneumatico sottoponendolo, privo di pressione, al peso delle bicicletta, in secondo luogo è possibile, nel tempo capire se ci sono perdite dalla valvola.

Rimanendo in tema gomme, particolare attenzione richiedono le tubeless o le tubeless ready: questa tipologia di pneumatico pretende l’uso del cosiddetto mastice sigillante, il quale va steso internamente sul cerchione, al fine di creare isolamento ed evitare perdite di aria.

Un altro componente che dovrebbe restare sempre pulito è il cambio, ma è meglio non metterci mano onde evitare di portarlo fuori taratura.

Limitarsi alla pulizia dei pignoni e delle corone, eliminando la polvere o gli accumuli di erba e terra.

Articoli simili

Lascia un commento