Come Mantenere Pulita l’acqua della Piscina Fuori Terra
Mantenere pulita l’acqua della piscina fuori terra non è poi cosi difficile ma richiede un certo impegno, se cerchi un po di chiarezza su questi argomenti ecco i nostri consigli, dai quali potrà trarne beneficio non solo l’igiene, ma anche la piscina stessa, che potrà durare più a lungo.
Caldo, umidità a manutenzione approssimativa (o nulla) rappresentano il terreno fertile per la proliferazione di alghe, funghi, batteri.
Inoltre, se hai dei filtri, mantenere l’acqua pulita preserva la vita anche a loro e alla pompa.
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Ecco alcuni consigli utili e semplici, partendo dal più banale, ovvero il ricambio totale dell’acqua.
Durante l’utilizzo intenso, magari con più gente (amici, familiari e parenti) la sola manutenzione non è sufficiente a garantire una perfetta pulizia dell’acqua.
Meglio ricorrere quindi allo svuotamento della piscina e al successivo nuovo riempimento, ripristinando correttamente tutti i vari sistemi di filtraggio presenti.
Vedi anche : Cosa mettere sotto la Piscina per evitare danni al fondo
Il robot da piscina funziona?
Se ti stai chiedendo come mantenere pulita l’acqua della piscina prova a iniziare mantenendo pulito il fondale e le pareti.
I robot pulisci piscina esistono per questo e svolgono un grande lavoro, efficace e di qualità, poiché hanno il delicato compito di pulire il fondo.
Per le piscine piane sono l’ideale, a patto che queste abbiano una certa dimensione.
Il robotino richiede solitamente poca manutenzione, lavora bene e spesso funziona a batteria ricaricabile.
Di solito le alghe si accumulano proprio sul fondale e disporre di un piccola macchinetta pulitrice dedicata è certamente un bel vantaggio.
L’importanza dei filtri
Anche se stiamo parlando di una piscina fuori terra, non significa che questa richieda un trattamento differente rispetto ad una vasca interrata.
A maggior ragione esistono degli accessori che altro non sono che sistemi di filtraggio per l’acqua.
Un ottimo tipo di filtro è quello a sabbia, il cui principio sarà anche banale ma funziona molto bene, al punto che sono davvero moltissimi gli utenti che acquistano questo genere di prodotti.
In pratica l’acqua viene continuamente fatta passare attraverso questi sistemi di filtraggio che hanno lo scopo di trattenere le impurità come polveri, peli, capelli, terriccio e residui di foglie.
Una volta che l’acqua in piccola quantità viene messa a riposo in una determinata sezione del filtro per la decontaminazione, successivamente può ritrovare l’introduzione in vasca.
Il processo può avvenire anche in continuo senza bisogno di svuotare la piscina.
Ciascun filtro è dotato di cartuccia.
Al suo interno vengono trattenute le sostanze nocive e i micro organismi.
Per mantenere pulita l’acqua è necessario che il filtro possa svolgere regolarmente in modo efficace la propria funzione e per farlo deve possedere una cartuccia efficiente.
Durante i periodo di maggior utilizzo della piscina è importante che le cartucce vengano sostituite con maggiore frequenza, anche ogni 10-14 giorni.
Avere un filtro con una cartuccia intasata o non più in grado di filtrare non è certo buona cosa.
Il cloro per pulire la piscina è utile? Cos’è il floater per cloro?
Probabilmente ricorderai ancora l’odore del cloro tipico delle piscine di una volta (ma anche di quello di oggi).
I centri sportivi ne fanno ancora uso e quindi significa che il cloro è utile per pulire l’acqua della piscina, anche quelle fuori terra.
Chimicamente ha la potenzialità per uccidere i batteri e per disinfettare, preservando lo stato di salute dell’acqua.
Qualcuno vede il cloro come un elemento dannoso soprattutto per la pelle delle persone perché non sempre e semplice formulare le giuste dosi, specialmente se non si dispongono degli strumenti necessari.
In alternativa esistono i clorinatori ovvero degli strumenti capaci di generare sali di cloro in perfetto rispetto dell’ambiente e dell’ecologia.
Il loro consumo energetico è ridotto al minimo a fronte di un funzionamento efficace al fine di sterilizzare completamente l’acqua della piscina.
Questi non sono tutti uguali e variano a seconda del litraggio della vasca.
In fase di acquisto devi dunque prestare la massima attenzione a scegliere il clorinatore giusto in base alla grandezza della tua piscina, o meglio al contenuto della sua vasca.
Avrai una pulizia sicura, ecologica e a costo praticamente nullo o quasi in termini di consumi energetici.
Se invece vuoi intensificare la tua attività di purificazione acqua devi optare per un generatore di sali al cloro con ozono.
Quest’ultimo elemento è l’ideale per igienizzare e sanificare l’acqua più velocemente poiché ha grande capacità di eliminare batteri e virus presenti eventualmente in piscina grazie alle sue capacità ossidanti.
All’atto pratica avrai una minore quantità di cloro, sostituita da una quantità di ozono: la tua piscina non solo sarà ancora meglio disinfettata, ma avrai acqua cristallina, pulita, sana e soprattutto senza odori poco gradevoli.
Una volta quando si parlava di cloro la mente andava immediatamente alla candeggina dato che fino a qualche tempo fa un metodo artigianale per disinfettare l’acqua della piscina e tenerla pulita prevedeva la diluizione di qualche tappo di candeggina all’interno della piccola piscina in giardino.
Ovviamente era un palliativo considerabile come il classico “rimedio della nonna”.
Oggi esistono, ad esempio, confezioni di cloruro granulare, ossia dei granuli da sciogliere in acqua attenendosi alle indicazioni riportate sulla confezione, in base ai litri da trattare.
Spesso è la pompa che si occupa di disperdere la giusta quantità in acqua in modo da consentire una distribuzione omogenea e costante.
Evitate assolutamente quantità differenti rispetto a quelle consigliate perché non vige la regola che a maggiore introduzione corrisponde miglior pulizia.
Al contrario, una quantità eccessiva o un rimedio fai da te potrebbero generare delle reazioni allergiche ai bagnanti.
Il cloro è disponibile anche in pastiglie.
Queste vengono introdotte in un distributore chiamato floater che galleggia sulla superficie o viene fissato a bordo vasca, in modo che a contatto con l’acqua possa rilasciare il cloro, sciogliendo la pastiglia.
Come trattare l’acqua della piscina?
Se l’acqua inizia ad assumere un colore verdognolo significa che è contaminata da qualche micro organismo o dalla presenza di alghe.
Non che queste siano necessariamente nocive, ma possono creare terreno fertile per la proliferazione di insetti e batteri.
Un prodotto anti alghe (liquido o granuloso) evita il problema.
Al tempo stesso i problemi possono essere causati dalla presenza di un’acqua troppo dura, ossia con una accentuata presenza di calcare.
Oltre ad alterare l’equilibrio chimico, il calcare genera problemi alle tubazioni, ai filtri e alla pompa.
Meglio quindi premunirsi con un addolcitore da introdurre nel sistema.
Cos’è lo skimmer piscina fuori terra?
Lo skimmer è un apparecchio che lavora insieme alla pompa e ha il compito di ripulire l’acqua da fogliame, insetti, polvere.
Il compito che svolge è di filtraggio e di drenaggio e ciò che otterrai sarà un buon risultato che ti consentirà di fare un buon bagno.
Attenzione nella scelta: se hai una piscina fuori terra devi scegliere l’apparecchio adatto poiché esiste anche lo skimmer per la vasca interrata.
Sono diverse le tipologie: alcuni modelli agiscono da fermi a bordo vasca, altri invece vanno installati in prossimità del filtro, ma ci sono anche quelli automatici che si spostano sulla superficie.
Il dispositivo funziona bene, è anche abbastanza economico, al punto che potresti pensare di acquistarne più di uno.
Gli skimmer manuali sono del tutto paragonabili al classico retino: economici, semplici e impiegabili da chiunque.
Lo skimmer autonomo per piscina solitamente agisce in superficie, pescando ad una profondità di pochi centimetri: risucchia l’acqua, la ripulisce e la reimmette in vasca.
Non è pensabile che questo sistema riesca a sanificare anche il fondale.
All’atto pratico lo skimmer svolge una particolare azione di filtraggio dell’acqua.
Qual’è il miglior modo per pulire le piscine fuori terra?
Non esiste un miglior modo strettamente legato ad una metodologia.
Per avere la migliore pulizia della piscina fuori terra è necessario valutare con attenzione la propria vasca, l’ambiente in cui si trova e le condizioni d’uso.
Già una protezione di copertura è senza dubbio un modo utile per preservare l’acqua da impurità e inquinamento atmosferico e in questo caso l’analisi per l’acquisto di un kit pulizia deve tenerne conto.
Diversamente, una piscina priva di copertura è più soggetta a contaminarsi e quindi è opportuno propendere per un intervento più massiccio e deciso in fatto di pulizia dell’acqua.
Se la piscina è coperta quando non è utilizzata, sarà impossibile che entri fogliame o insetti ed è suggeribile quindi concentrare la pulizia sul fondale.
Di contro, se la struttura dovesse rimanere scoperta allora è bene iniziare sicuramente a prevedere una pulizia superficiale prima di dedicarsi al fondo.
Ecco perché è importante avere diversi accessori e applicare diversi strumenti utili alla sanificazione dell’acqua.
Il nostro consiglio per una buona pulizia dell’acqua della piscina fuori terra
Una volta che avete analizzato la vostra piscina, consigliamo di cambiare il filtro ogni 15 giorni e di pulirlo semplicemente sotto acqua corrente almeno 1 o 2 volte al giorno.
Se la piscina è utilizzata da più persone contemporaneamente potrebbe essere necessario cambiare un filtro a settimana, averne una scorta è senza dubbio una buona scelta perché d’estate non sono facili da trovare a causa della grande richiesta.
Per le piscine classiche Intex o Bestway mantenere l’acqua pulita per più di un mese è abbastanza complicato, almeno per quanto riguarda la mia esperienza.
La piscina che monto regolarmente da 7 anni (si sempre la stessa) può contenere sino a 6000 litri d’acqua e la pompa non è abbastanza potente per mantenere costantemente l’acqua pulita.
Sto parlando di pompe a filtro che almeno per quanto riguarda la Bestway troverete di 3 tipologie, una da 1,5 litri/ora da 3 litri circa/per ora e da quasi 6 litri ora.
Per una piscina sino a 3/4 mila litri dovrebbe bastare quella intermedia, sopra questa quantità d’acqua invece non basta, sino a 2000 litri può andar bene la più piccola.
Per sapere che pompa avete è abbastanza semplice troverete le indicazioni nella scatola della pompa, inoltre, se non siete al primo rifornimento di questi ultimi saprete che esistono di 3 misure, le misure si distinguono per capacità come nell’esempio qui sotto.
- Cartucce per filtri da piscina
- Da sostituire periodicamente
- Cattura lo sporco in maniera ottimale
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Se avete intenzione di cambiare la pompa non vi consiglio di fare l’upgrade ad una pompa sempre a filtro più potente ma vi consiglio invece di passare ad una pompa a sabbia, che pulisce molto meglio l’acqua e nel lungo periodo vi permette di risparmiare sul costo dei filtri, un sacco di sabbia costa molto meno e dura di più.
Qualora la struttura dovesse essere abbastanza grande è possibile acquistare un pulitore di fondale, a patto che però quest’ultimo sia perfettamente piano.
Infine, anche se potrebbe sembrare banale e scontato, è necessario ogni tanto cambiare l’acqua, anche più volte durante la stagione estiva e, approfittando della vasca vuota, puoi dare una bella ripulita alla superficie di fondo, senza utilizzare però prodotti chimici dannosi.
Infine un piccolo consiglio utile: se hai un bambino o un ragazzino, coinvolgilo nella manutenzione della piscina, fatti aiutare.
Servirà per responsabilizzarlo facendogli capire che prima di entrare a divertirsi dovrebbe farsi una doccia e utilizzare le ciabatte fino al punto immediatamente precedente l’ingresso in acqua, per evitare di portare in vasca sudore e residui di terra provenienti dall’esterno.
In conclusione, mantenere l’acqua pulita almeno per un mese è fattibile anche con una pompa a filtro e con il solo utilizzo di cloro e anti alghe, non cambiare l’acqua per tutta l’estate non la vedo un opzione ragionevole senza una pompa a sabbia abbastanza potente, dovrete inoltre starci molto tempo dietro.
Vi consiglio di prenderla in maniera più rilassata e cambiare l’acqua una volta al mese o giù di li, considerate che ci vorrà molto tempo a riempirla e svuotarla, sarà quindi in ogni caso una scocciatura.