Cosa Mettere sotto una Piscina Fuori terra: I Nostri Consigli

Prima di passare alla posa, devi sapere cosa mettere sotto alle piscine fuori terra.

Lo strato sottostante, infatti, è fondamentale non solo per la sicurezza dell’installazione e dei bagnanti, ma anche per la conservazione della struttura.

Sbagliare il fondo può portare alla creazione di rotture, abrasioni, tagli che condizionano il fondale, causando possibili perdite di acqua e a cedimenti strutturali.

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Per farti capire quanto sia determinante avere una buona base di appoggio, ti ricordiamo che una piscina rettangolare di 3 x 2 metri con altezza di 1 metro, una volta piena raggiungerà un peso di ben 6 tonnellate!

Ed è una delle misure più piccole.

Essere investiti da 6 tonnellate di acqua non sarebbe certo un’esperienza piacevole.

Per questo la soluzione migliore consiste nell’appoggiare la piscina su una base solida possibilmente di cemento, anche se molti utilizzano direttamente l’erba o la terra.

In questi casi è meglio prevedere prima una pulizia del terreno e un successivo livellamento, liberandolo da pietrisco e legnetti, poi pensare alla stesura di uno strato di sabbia.

Ma vediamo nel dettaglio come fare e cosa mettere sotto le piscine fuori terra.



Preparazione del terreno

Come anticipato è necessario preparare il terreno, ma prima devi stabilire il luogo esatto della posa.

Scegli un luogo pianeggiante, soleggiato, possibilmente lontano dagli alberi (avrai acqua più calda sfruttando il sole e meno problemi di sporcizia perché sarai lontano da foglie cadenti).

Se giù hai un fondo di cemento il gioco è fatto: una volta che lo hai ben ripulito e preparato stendendoci un tappeto in finta erba delle dimensioni leggermente maggiori della struttura della piscina hai risolto ogni tipo di problema e sei nelle migliori condizioni possibili (i rotoli in erba sintetica io trovi comodamente in qualsiasi centro brico o di giardinaggio con un taglio a misura).

Diversamente, se intendi posare la piscina sul terreno “morbido”, come può essere un prato o terra battuta, allora devi dedicare più tempo alla sua preparazione, cercando di ripulirlo totalmente da pietrisco e residui appuntiti, poi dovrai creare una superficie piana e dura, stendendo uno strato di sabbia in maniera ragionata.

Questa, infatti, deve resistere e non deve dare segni di cedimento, prima di mettere sopra un tappeto in finta erba.

La soluzione ideale sarebbe di acquistare della sabbia a grana grossa miscelandola con un piccolo quantitativo di cemento in modo da conferire maggiore stabilità.

Una volta rullato il tutto è possibile posare il tappeto e quindi procedere con il montaggio della struttura.

Se sei fortunato e hai un terreno perfettamente pianeggiante potresti anche evitare lo strato di sabbia e posare direttamente il tappeto in erba sintetica, ma solo se il fondo è solido, rigido e stabile.

In questo caso ci permettiamo un piccolo consiglio: stare lontano dagli alberi significa non solo avere l’acqua più pulita, ma evitare anche che eventuali radici possano nel tempo creare dislivelli al terreno di posa della piscina.

Verificate quindi che dove state per installare la struttura non vi siano passaggi di grandi radici in superficie.

Forse ti starai domandando come fai a sapere in anticipo della eventuale presenza di radici nascoste sotto il terreno.

Logicamente più sei lontano dalla vegetazione, meno probabilità hai di trovarle, ma una pratica di preparazione del terreno consiglia di procedere con un piccolo scavo, utile per livellare meglio il terreno e dare maggiore stabilità al fondo.

Sono sufficienti 10-15 centimetri di profondità per l’intera area che verrà poi occupata dalla piscina.

Una volta battuta e rullata, sarà possibile stendere la sabbia, la quale verrà contenuta da questa piccola vasca che è stata praticata.

Scavando ti accorgerai della presenza eventuale delle radici.

Prima di procedere chiediti sempre se ciò che hai fatto fino a questo momento e quello che avrai intenzione di fare, risponde alle regole dettate dal buon senso in tema sicurezza.

La piscina è divertente e piacevole, ma deve avere una installazione in piena sicurezza e nel pieno rispetto del vicinato.

La posa dei materiali

Devi pensare che la piscina non sta installata una giornata, ma potrebbe starci anche diversi mesi.

Ci sono persone che la lasciano installata tutto l’anno, coprendola in inverno, altri invece la smontano e la rimontano quando si avvicina la bella stagione.

Una visione lungimirante suggerisce di acquistare una geo-membrana, ovvero un telo sottile e idrorepellente in modo che si eviti il trapasso di umidità tra il terreno e il fondo della piscina, preservando quest’ultimo da insetti, muffe e muschio.

Si può stendere tra il terreno e il tappeto sintetico e svolge una funzione importante di isolamento.

In questo modo questo sottile strato minimizza pure lo scambio termico tra il terreno e la piscina, evitando il diretto contatto con una superficie ghiacciata in inverso o eccessivamente calda e umida in estate.

La sabbia dovrebbe essere stesa a riempimento del piccolo scavo, fino ad arrivare al livello della superficie del terreno.

Questa procedura è necessaria per stabilizzare il fondo e per evitare di avere la struttura su un possibile rialzo.

L’ordine, quindi, dovrebbe essere il seguente: terreno scavato di 10-15 centimetri, strato di sabbia (oppure sabbia con cemento), telo di geo membrana isolante, tappeto di erba sintetica.

Arrivati a questo punto è possibile procedere con l’installazione della piscina.

I teli sotto piscina

bambina in piscina

Ci sono anche dei teli appositi, definiti teli sotto piscina: sono realizzati in resistente plastica, solitamente intrecciata con delle fibre di rinforzo e sono ideali per la posa sul cemento.

Come alternativa è possibile utilizzare dei quadrotti in materiale espanso morbido o semi duro: questi sono pratici, si affiancano l’uno con l’altro in perfetto stile puzzle e ammorbidiscono leggermente il fondo, dando anche un comfort maggiore.

La finta erba è la soluzione che ultimamente sta riscuotendo buon successo più che altro per l’estetica e per la sensazione di camminarci sopra.

E’ sempre consigliabile scegliere una misura del telo sotto piscina che abbondi almeno un metro per lato rispetto alla piscina.

Esistono anche dei tappetini in gomma, componibili, economici, simili a quelli che si utilizzano nella doccia, ma logicamente più grandi.

Il vantaggio è che sono antiscivolo e la soluzione è ottima per la posa su fondi molto duri come il cemento perché hanno una maggiore stabilità.

La sabbia

La sabbia è importante per dare drenaggio, stabilità e consistenza al terreno di fondo di una piscina fuori terra.

La stesura della strato sabbioso è possibile sia sul cemento che sull’erba o sulla terra, ma mentre in queste due ultime opzioni la sua presenza è d’obbligo, con il cemento diviene facoltativa e a volte è meglio evitarla.

La sabbia sul cemento potrebbe scivolare e cedere non avendo la possibilità di pareti contenitive laterali.

Nella terra, invece, facendo lo scavo di pochi centimetri, avrebbe una vasca di contenimento naturale, stabile, sicura e livellata.

I sostituti della sabbia

Anche se non è proprio un sostituto perfetto della sabbia, ci sono dei pannelli realizzati in poliuretano espanso schiumato che possono essere posati sul cemento in sostituzione della sabbia.

In queste condizioni, sicuramente migliora la stabilità dell’intera struttura che si andrà poi a montare sopra.

Per la verità è possibile anche posarli sull’erba ma solo a patto che sia garantita la planarità del terreno.

Sono diversi gli spessori disponibili e si tratta di scegliere quello giusto.

Sul cemento è meglio optare per il più sottile possibile per non sbilanciare eccessivamente la piscina, mentre in caso di posa sulla terra lo spessore è necessario calcolarlo in base al livello del terreno e alla profondità del piccolo scavo effettuato.

Quest’ultima soluzione non è però molto consigliabile poiché la sabbia offre un risultato nettamente migliore.

Quale fondo per piscina gonfiabile?

E’ necessario dedicare un piccolo spazio anche alle piscine gonfiabili, quelle per i bambini.

Questa estate probabilmente le vendite di questi prodotti subiranno un notevole incremento a causa della situazione Globale che stiamo vivendo, molte famiglie decideranno di rimanere a casa, dedicando però uno spazio acqua per i bambini piccoli all’interno del giardino o del cortile.

Come anche le piscine fuori terra vere e proprie, anche quelle gonfiabili, sebbene più semplici nella installazione e più pratiche, necessitano di un loro fondo.

Infatti sono tendenzialmente più fragili e sottili, potendosi così rovinare o bucare con più facilità.

Parimenti è anche più semplice la preparazione del fondo, per il quale non sono necessari scavi, stesure di sabbia e geo-membrana.

E’ sufficiente una superficie piana come cemento o prato, su cui viene posto un tappeto in erba sintetica oppure in poliuretano.

Le dimensioni e la capacità di contenere acqua di questi oggetti destinati ai bambini piccoli non richiedono grandi operazioni, nonostante richiedano
comunque un minimo di attenzione.

Gonfiare la piccola piscina e appoggiandola su un fondo ad hoc è sempre consigliabile, mentre è fortemente sconsigliata la posa diretta su cemento o su prato.

Dare un fondo di appoggio morbido (come la finta erba o la schiuma di poliuretano espanso) è anche un modo per evitare che il piccolo possa farsi male sbattendo i piedini, le braccia, le ginocchia o la testa su un fondo troppo duro: questi materiali hanno anche il compito di attutire il colpo, contribuendo alla sicurezza del bambino.

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